martedì 6 giugno 2017

La cucina a norma

La presenza contemporanea di ACQUA, GAS ed ELETTRICITÀ in questo ambiente impone precisi obblighi di progettazione, di installazione e di manutenzione costante. Bisogna garantire tutte le condizioni, prime fra tutte aria e luce, che garantiscono l'abitabilità.


A. PIANO COTTURA

A GAS: L'erogazione del metano nell'abitazione viene gestita da un rubinetto generale, da cui parte l'impianto interno, generalmente composto da tubi di rame posati a vista o sotto traccia. Da qui si diramano poi i collegamenti ai vari apparecchi, gestiti da rubinetti dedicati, che devono essere facilmente accessibili. Le tubazioni del gas non devono essere in contatto con quelle dell'acqua e, se in posizione sottostante, devono essere protette da una guaina impermeabile.
Al fine di evitarne il surriscaldamento, il tubo del gas non deve passare sul retro del forno. Gli apparecchi a gas devono essere installati ad una distanza di almeno 1,5 metri da eventuali contatori, siano essi elettrici o del gas. 
Necessaria, per i piani a gas, la termocoppia: interrompe l'erogazione del gas in mancanza di fiamma, se questa si è spenta accidentalmente o se il gas viene aperto senza la contestuale accensione.

AD INDUZIONE: Occorre realizzare una linea di alimentazione dedicata che deve essere dimensionata in base alla potenza nominale del piano cottura.
La derivazione deve essere isolata e protetta contro le sovratensioni con un interruttore magnetotermico a vista e accessibile, da poter staccare all'occorrenza. L'ideale è predisporre un quadro elettrico apposito per la cucina in posizione strategica, ad esempio sotto il lavello, dove possano essere collegate tutte le linee sezionate degli elettrodomestici fissi e relativi interruttori di protezione. L'allacciamento dev'essere effettuato in base allo schema fornito dal produttore, che indica anche la tensione consentita per l'apparecchio specifico e il relativo valore.

B. CAPPA

I regolamenti edilizi prescrivono che sopra il piano a gas debba essere installato un apparecchio aspirante, volto ad assicurare la  captazione e l'allontanamento di vapori, odori e fumi all'esterno dell'abitazione. Solo per i piani elettrici o ad induzione è ammessa l'installazione di un modello filtrante.
Per l'aerazione del locale devono essere praticati due fori nella parete, necessari per il prelievo d'aria, a compensazione di quella sottratta dalla combustione del gas. La prima apertura dev'essere diretta verso l'esterno, in prossimità del soffitto, a un'altezza maggiore di 1,80 m e con una sezione netta almeno pari a 100 cmq; la seconda, diretta o indiretta, sarà praticata in prossimità del pavimento, ad un'altezza comunque minore di 300 mm ed avrà una sezione netta maggiore di 100 cmq.
Nel caso di GPL, la ventilazione deve essere solo diretta. 

C. TUBI PER L'ACQUA

L'impianto idrico-sanitario è costituito  da un sistema di adduzione (approvvigionamento) e da uno di scarico (smaltimento). La rete di distribuzione è in genere formata da tubi orizzontali di distribuzione, colonne montanti verticali, tubi distributori ai piani e ai vari apparecchi, e dai dispositivi di intercettazione, le valvole. 
Ogni tubazione che fornisce un locale deve poter essere chiusa con una valvola d'arresto, senza interrompere l'approvvigionamento agli altri.
I tratti orizzontali della rete devono avere sempre una leggera pendenza (minimo 1%) per facilitare il deflusso dell'acqua. Le tubazioni che raccolgono le acque di scarico devono essere dimesionate adeguatamente per evitare ostruzione dei condotti che provocherebbero emissioni di odori verso i locali abitati.

D. PRESE ED INTERRUTORI

La nuova normativa (CEI 64-8 e s.m.) classifica gli impianti elettrici in 3 livelli di sicurezza. Quello base, per esempio, prevede l'installazione in cucina di cinque punti presa, cioè punti di alimentazione di una o più prese all'interno della stessa scatola. Di queste, almeno 2 devono essere collocate in corrispondenza dell'angolo cottura, per il collegamento dei piccoli elettrodomestici (per esempio macchine del caffè, frullatori o robot da cucina). Devono essere posizionate a una distanza minima di sicurezza di 60 cm sia da fonti di calore sia d'acqua e l'altezza dovrà essere fra i 110 e i 120 cm.
Per gli arredi a isola sono in commercio sistemi multipresa estraibili o con sportello, a scomparsa nel piano e con guarnizioni in gomma che respingono l'acqua e ne rendono l'uso sicuro.
Per avere un impianto sicuro viene inoltre stabilito che le prese di corrente siano protette da sovraccarichi.

E. ELETTRODOMESTICI 

Per poter circolare in Europa i prodotti industriali devono essere conformi ai requisiti minimi di sicurezza definiti dalle direttive europee, che stabiliscono procedure per la valutazione dei prodotti e l'apposizione della marcatura con le due lettere CE che ne attesta la conformità. Inoltre devono accompagnare il prodotto:
- la targa che riporta la tensione nominale in Volt e la potenza nominale in Watt
- i dati identificativi quali marca, modello, ecc
- il marchio di fabbrica
- la denominazione e l'indirizzo del produttore
- dettagliate istruzioni per l'uso, in italiano.
- se previsto l'etichetta energetica


Ricordiamo che per l'installazione, la trasformazione e l'ampliamento degli impianti deve essere redatto un progetto da un professionista abilitato (iscritto all'albo) mentre negli altri casi come per esempio lavori di manutenzione ordinaria, tale compito può essere svolto dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice. L'elaborato deve essere depositato presso lo sportello unico per l'edilizia del Comune in cui deve essere realizzato.
Al termine dei lavori, dopo aver effettuato tutte le verifiche e i controlli di funzionalità, l'impresa deve rilasciare al proprietario la dichiarazione di conformità degli impianti alla legge. In caso di rifacimento parziale, il documento si riferisce alla sola parte degli impianti oggetto di tale intervento, ma deve tenere conto anche della sicurezza e funzionalità dell'intero impianto.





Paolo De Piccoli
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