mercoledì 26 aprile 2017

Inquinamento domestico: quando la casa è ammalata

Il 90% delle case è a rischio inquinamento e quest'ultimo non proviene dall’esterno, bensì dall’interno. È quanto emerge da uno studio condotto lo scorso anno negli Stati Uniti da un’équipe di ricercatori della George Washington University. I ricercatori hanno identificato 45 sostanze chimiche dannose nel 90% dei campioni di polvere prelevati dalle abitazioni esaminate. Tra queste, benzene, biossido di azoto, particolato, ftalati e fenoli, notoriamente dannosi per il sistema riproduttivo e potenzialmente cancerogeni.
Ogni anno quasi 7 milioni di persone muoiono a causa dell’inquinamento: 3,6 milioni a causa di quello ambientale e 3,3 milioni per quello indoor, ovvero quello che si sviluppa all’interno delle case, degli uffici e dei luoghi chiusi in genere. A riportare i dati è Pier Mannuccio Mannucci, direttore scientifico della Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano.
In particolare, come spiega Mannucci: “L‘inquinamento indoor è il più insidioso, visto che è il principale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, preceduto solo dalla pressione alta e dal fumo di sigaretta. L’inquinamento dei luoghi chiusi, come fattore di rischio, supera persino l’abuso di alcol, l’avere un alto indice di massa corporea o il colesterolo alto, l’abuso di droghe, o il seguire un’alimentazione povera di verdure e frutta”.



I veleni indoor si classificano, nello specifico, in tre grandi categorie: fisici, biologici e chimici. Tra i primi, il più pericoloso è il radon, gas radioattivo prodotto dal suolo sottostante l’edificio. Gli inquinanti biologici più comuni sono invece virus, funghi e batteri, tra cui la temibile legionella, che proliferano in ambienti umidi come condizionatori, impianti di riscaldamento, umidificatori e serbatoi d’acqua. Tra gli inquinanti chimici, infine, ci sono i cosiddetti composti organici volatili, come formaldeide, benzene e toluene, gli ossidi di azoto, gli ossidi di zolfo, il monossido di carbonio, l’ozono e le polveri sottili. Presenza e concentrazione di questi composti sono legate principalmente allo stile di vita degli occupanti: tra i fattori che contribuiscono maggiormente ci sono anzitutto una cattiva aerazione dell’ambiente, il fumo di tabacco, i processi di combustione (sia per la cottura dei cibi che per il riscaldamento), l’uso di deodoranti, bastoncini di incenso, candele profumate e prodotti per la pulizia in dosaggi eccessivi, e ancora: vernici, truciolato dei mobili, stampanti, prodotti per il bricolage.

La comunità scientifica ha da tempo codificato alcuni dei disturbi legati all’inquinamento indoor con il nome di “sindrome dell’edificio malato”: si tratta, in particolare, di irritazioni cutanee, oculari, nasali e delle prime vie aeree, disturbi nervosi, disturbi dell’olfatto e del gusto ed emicranie. L’esposizione al fumo – anche di terza mano – e polveri sottili comporta un aumento del rischio di soffrire di asma e tossi notturne; il biossido di azoto, gas che si sprigiona durante i processi di combustione, induce iperreattività delle vie aeree. L’ozono, i composti organici volatili e il radon, infine, sono sostanze notoriamente cancerogene» 

Nel nostro paese, nonostante l’esistenza di leggi specifiche per alcuni inquinanti indoor, come amianto, fumo passivo, radon e composti organici volatili, manca ancora una legislazione organica di riferimento e un’omogeneità di azioni a livello nazionale per arrivare ad appropriate strategie di sanità pubblica mirate alla riduzione dell’esposizione a sostanze pericolose. 
Per aiutare in tal senso la popolazione, gli esperti hanno inoltre messo a punto un decalogo di suggerimenti per ridurre l’esposizione all’inquinamento indoor: 
1. Evitare temperatura e umidità elevate e aprire le finestre almeno 2-3 volte al giorno per 5 minuti;
2. Utilizzare la cappa quando si cucina;
3. Effettuare una corretta manutenzione degli impianti di riscaldamento e rimuovere immediatamente eventuali muffe; 
4. Usare con parsimonia prodotti per la pulizia e deodoranti, rimuovere se possibile i tappeti, passare frequentemente l’aspirapolvere ed evitare il più possibile processi di combustione;
5. Divieto assoluto di fumo in casa. 

Di seguito una valutazione ambiente per ambiente, per scoprire quali fonti di inquinamento si vanno normalmente ad incontrare in un'abitazione, a cosa bisogna stare particolarmente attenti e come è possibile intervenire per prevenire gli effetti o per porvi rimedio.

1. CUCINA


 
- GAS: tutte le volte che si accende una fiamma si ha l'emissione, nell'ambiente, di sostanze combuste (bruciando, il gas si trasforma prevalentemente in vapore acqueo e anidride carbonica). Se gli ugelli non sono ben puliti o la fiamma non ben regolata si può avere l'emissione di sostanze provocate da una non completa combustione come il mortale monossido di carbonio o i pericolosi ossido e biossido di azoto che si formano in conseguenza delle elevate temperature raggiunte.
Oggi sono in commercio piani di cottura a gas che ne bloccano la fuoriuscita qualora la fiamma si spenga per qualche motivo.


- ACQUA: anche l'acqua per uso domestico può contenere sostanze inquinanti come metalli (piombo, nichel, ecc.) provenienti dalle tubature e batteri di vario tipo. Sono eventualmente in commercio sistemi di filtraggio, anche poco costosi, che garantiscono una qualità dell'acqua migliore.

- MOBILI: nella maggioranza dei casi, sono fatti in legno pressato o truciolare. In entrambi i casi vengono usati, per tenerli assieme, collanti sintetici a base di formaldeide, sostanza fortemente irritante per la pelle, gli occhi e le vie respiratorie e sospettata di essere cancerogena. A temperatura ambiente libera vapori tossici che contaminano l'aria. Soprattutto nel caso di mobili nuovi si raccomanda di lasciare per qualche tempo ante e cassetti aperti e di arieggiare bene il locale per impedire il ristagno della formaldeide.

- DETERSIVI: contengono composti volatili responsabili di un buon 40% dell'inquinamento domestico.



2. CAMERA DA LETTO

- ARMADIO: posizionare l'armadio guardaroba in camera da letto non è sicuramente salubre; infatti, oltre alle esalazioni di formaldeide comuni alla maggior parte dei mobili, gli abiti lavati a secco e le sostanze antitarme utilizzate sprigionano sostanze nocive per lungo tempo.

- LETTO, MATERASSO, COPERTE E BIANCHERIA: i peggiori nemici della nostra salute che possono insediarsi nel letto sono l'umidità e gli acari che si cibano dei frammenti di pelle che perdiamo naturalmente; sono consigliati quindi i materiali naturali che permettano una facile pulizia.
E' d'obbligo una buona ventilazione del materasso utilizzando reti con doghe di legno ed evitando gli assali pieni.


 3. BAGNO 

Bisogna ricordarsi di arieggiare bene il locale dopo un bagno o una doccia per impedire il ristagno del vapore di condensa sulle pareti. L'umidità non dovrebbe discostarsi molto dai valori medi (tra il 30 ed il 60 %); è bene utilizzare, per appendere gli asciugamani, sostegni che permettano di tenerli ben stesi dando la possibilità di asciugarsi in poco tempo riducendo quindi il ristagno di umidità e la proliferazione dei batteri. Attenzione ad eliminare tutti i deodoranti, lacche, schiume da barba, ecc. che utilizzino come propellenti i già citati CFC. 
Ottima cosa è la ventilazione meccanica forzata (VMC) nel bagno; una ventola aspirante, collegata all'esterno, che elimina in poco tempo umidità, sostanze volatili ed odori.




4. SOGGIORNO

- TELEVISORE: il televisore emette raggi X (che ci trapassano da parte a parte), ultrasuoni, radiazioni elettromagnetiche. Per questo motivo è bene rimanere ad una certa distanza dallo schermo che dovrebbe andare dai 3 metri per un televisore in bianco e nero ai cinque-sei metri per un televisore a colori.

- MOQUETTE E TAPPETI: la moquette è da evitare perché assorbe notevoli quantità di polvere, sporco e microrganismi e trattiene molte sostanze inquinanti oltre a liberarne essa stessa;  i tappeti sono da scegliere in fibra naturale, magari resi più sicuri con le apposite retine antiscivolo.





Paolo De Piccoli
Intermediazione Immobiliare
mobile: +39 338 4013215
e-mail: info@immobiliaredepiccoli.it

San Donà di Piave (VE)
30027 via Cesare Battisti, 16
telefono
+39 0421 55395
fax
+39 0421 55395
www.immobiliaredepiccoli.it
 

Nessun commento:

Posta un commento