lunedì 5 settembre 2016

Vendi casa? Non lasciare nulla al caso!



Preparare il proprio immobile alla vendita è un requisito essenziale al giorno d’oggi per accorciare i tempi dell’operazione e cercare di ricavare un prezzo interessante. 
L’aspetto tecnico/burocratico va predisposto con grande attenzione, onde evitare problematiche legali, fiscali o amministrative che oltre ad intralciare la possibilità di concludere la compravendita possono influire negativamente anche sui termini della stessa. Ma ci sono altri aspetti, altrettanto importanti, da tenere in considerazione.
Le proposte immobiliari al giorno d’oggi non mancano, il mercato è piuttosto saturo soprattutto per alcuni segmenti, e la strada maestra per riuscire a vendere sembra essere quella di limare il prezzo fino a renderlo appetibile, al limite “dell’occasione alla quale non si può rinunciare”.

Ma non è questa l‘unica via percorribile!

Certo, la definizione del corretto valore di mercato è un punto focale per la buona riuscita del vostro affare immobiliare, ma se nelle offerte si prestasse più attenzione a dettagli che al primo impatto colpiscono e che erroneamente si ritengono “frivoli”, la buona riuscita delle compravendite non dipenderebbe solo dall’aspetto economico. Preparare la propria casa e presentarla ai potenziali acquirenti “tirata a lucido”, facilita senza ombra di dubbio la conclusione dell’affare!

1. Interni

Partendo dagli spazi interni di una abitazione, i consigli sono molto semplici ma allo stesso tempo altrettanto efficaci:
  • Ordine: sistemare casa prima di ogni visita e prepararla sgombra da elementi di disturbo quando si scattano le famigerate fotografie da annuncio, è importantissimo per colpire i potenziali acquirenti e instillare nella loro mente un ricordo più persistente ed influente del vostro immobile. In pratica, alcuni consigli possono essere: far sparire o riordinare i giochi dei bambini, preparare le camere e nascondere coperte o vestiti negli armadi, evitare di lasciare scatolette o alimenti in cucina o sul piano di lavoro, ordinare il bagno riponendo gli asciugamani momentaneamente in un mobile. L’obiettivo dovrebbe essere quello di presentare l’immobile come se fosse allestito per una mostra, cercando di eliminare il più possibile le tracce della vita quotidiana. Dei locali ordinati danno un’idea più concreta dello spazio a disposizione ed, a vantaggio dei venditori, in alcuni casi sembrano rendere più aerose e spaziose le stanze.

  • Pulizia: in particolare per gli immobili non abitati, magari chiusi da qualche mese, uno degli aspetti che possono attribuire un vantaggio competitivo sulle offerte concorrenti riguarda la salubrità dei locali. Certo, in molti casi pulire e conservare un immobile non abitato è un peso considerando che è già piuttosto complicato mantenere sempre impeccabile l’abitazione in cui si vive. Ciò nonostante, con semplici accortezze, è possibile mettere una toppa a questa situazione: aerare i locali nelle giornate soleggiate o ventilate (per togliere l’odore di “chiuso” che colpisce al primo impatto i visitatori), dare una passata ai pavimenti se dopo una visita ci sono segni di sporco, controllare che non si presentino ragnatele o insetti negli spigoli o nei davanzali.
  • Arredo: sembra un controsenso spendere dei soldi per arredare un immobile che si desidera vendere, ma non è assolutamente inutile, anzi! Certo, non è efficiente investire somme considerevoli, ma con qualche complemento low cost, coerente con lo stile esistente, l’occhio dei visitatori sarà più appagato e quindi più propenso a ricordare. Si parla in questo caso di home staging: esistono professionisti che ne hanno fatto un’attività ed online si trovano utili consigli per chi desidera fare di testa propria. Spesso basta un dettaglio per rendere una visita memorabile e quindi far mantenere ai primi posti nella mente degli acquirenti il proprio immobile. Sembra una sciocchezza, ma non è così!



  • Tinteggiatura: una “mano di bianco” prima di accogliere i potenziali acquirenti è necessaria per non far perdere senso a tutti i consigli sopra elencati. Anche in questo caso è possibile intervenire con criterio per contenere a spesa: le stanze più vissute dovrebbero avere la precedenza sulle altre, quelle non finestrate idem, così da aumentarne la luminosità. La presenza di muffa su alcune pareti dovrebbe essere trattata con appositi prodotti (assicurandovi che non ci siano infiltrazioni alla base del problema), così da presentare i locali al meglio!

2. Esterni

Il primo impatto è quello esterno. Se in un condominio in alcuni casi può essere difficile mantenere gli spazi comuni in ordine, in una abitazione singola è responsabilità dei proprietari agire per dare un’immagine positiva ai potenziali clienti.
  • Giardino: soprattutto nei mesi primaverili ed estivi, il giardino se presente va curato e mantenuto anche nel caso in cui si venda un immobile non abitato. È un impegno, soprattutto se lo spazio verde è di dimensioni ragguardevoli, ma senza dubbio porta i propri benefici. Attenzione anche nel caso in cui vi siano parti di scoperto piastrellate, affinché siano pulite e in buono stato di conservazione.
  • Pitture e grondaie: la pittura esterna è forse l’aspetto meno pressante da considerare. Certo, se sono presenti crepe o distacchi sull’intonaco, è bene intervenire per limitare l’inevitabile sensazione di trascuratezza. Allo stesso modo le grondaie o i serramenti (persiane o scuri) andrebbero riverniciati nel caso in cui presentassero ruggine o scrostamenti.
  • Parti comuni: in un condominio, oltre a conservare un eventuale giardino di proprietà ed i serramenti, occorre mantenere ordinate le parti comuni. In questo modo si trasmette un senso di tranquillità per quanto riguarda l’aspetto condominiale, da sempre fattore decisivo per gli acquirenti di un appartamento.

3. Altri elementi da non trascurare
  • Se in un immobile non abitato è presente del mobilio attempato e poco attraente, è meglio pensare di accatastarlo in un garage o un magazzino, così da non influire negativamente sul giudizio dei visitatori ed assicurare la giusta percezione dello spazio a disposizione.
  • Non temete di far brutta figura se un garage è in disordine. Certo, a tutto c’è un limite, ma solitamente le misure standard di questi spazi rendono poco influente la presentazione ottimale dello stesso. In caso contrario, se un magazzino è spazioso oltre la media, vale la pena far risaltare questo aspetto rendendolo più ordinato possibile. Allo stesso modo attenzione agli odori: il “chiuso” o l’umidità si percepiscono e non sono mai un buon biglietto da visita.
  • Ultimo ma non meno importante, è necessario prestare cura alla realizzazione delle foto che serviranno per pubblicizzare l'immobile. Anche e soprattutto da questo dettaglio, che è un preludio ad una vista, si differenzia la vostra offerta da quelle dei concorrenti.





Paolo De Piccoli
Intermediazione Immobiliare
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