Decluttering. Ci troviamo di fronte ad un termine inglese che letteralmente indica l'azione di fare spazio, eliminando ciò che risulta ingombrante. Il decluttering si associa in tal senso allo "space clearing", nella definizione dell'arte di liberarsi del superfluo per vivere meglio, distaccandosi da oggetti che evocano ricordi spiacevoli e che ci legano eccessivamente al passato.
Rimettere in ordine i propri spazi di vita,
liberandosi di ciò che non occorre più, permette di lasciare scivolare
via una vera e propria zavorra materiale che in realtà
viene considerata come correlata alla sfera emotiva. E' proprio per
questo che di norma, dopo aver riordinato e fatto spazio nella propria
abitazione, nonostante la fatica che ciò può avere comportato, ci si sente meglio e di buonumore.
I vantaggi
Liberare i propri spazi da ciò che non occorre significa guadagnare tempo.
Quanti minuti impieghiamo per ritrovare le chiavi di casa disperse
nella nostra borsa o da qualche parte sulla scrivania? Quando gli
oggetti si accumulano in maniera eccessiva, ne consegue che anche ciò
che è realmente utile rischia di essere smarrito, anche soltanto
momentaneamente, generando stati d'ansia e di preoccupazione, in modo particolare quando si è di fretta. Riordinando e facendo spazio il problema sarà risolto.
Domande utili per liberarsi del superfluo
Liberarsi da ciò che effettivamente non
occorre più non è sempre semplice. Ci sono alcuni oggetti ai quali si
tende a sentirsi legati, nonostante la loro palese inutilità.
Alcuni cari ricordi possono certamente essere conservati, ma come fare
quando il superfluo prende in sopravvento nelle stanza della casa o
sulla scrivania dell'ufficio? Potrebbe risultare utile porsi una breve serie di domande che
permetta di comprendere quali siano gli oggetti di cui è effettivamente
possibile liberarsi. L'oggetto in questione è mai stato usato? Serve
ancora al suo scopo? Può essere davvero considerato un ricordo?
Iniziate a piccoli passi. Potreste pensare di procedere dedicandovi ad una stanza alla volta,
eleggendo il riordino di uno dei locali come obiettivo di una intera
settimana. Se il lavoro risulta particolarmente faticoso, chiedete alla
vostra famiglia di aiutarvi. L'aiuto della famiglia è fondamentale, anche poiché gli oggetti ormai inutilizzati potrebbero non essere vostri, ma appartenere ad uno dei familiari.
Anche per quanto concerne le singole stanze, procedete a poco a poco.
Iniziate dalla libreria, ad esempio; il giorno successivo dedicatevi ai
cassetti ed il giorno dopo ancora concentratevi sulla credenza o su di
uno qualsiasi dei mobili presenti. Dal successo del primo step di decluttering trarrete l'energia necessaria per proseguire.
Il metodo delle tre scatole
Prima di mettervi all'opera procuratevi tre scatoloni, in cui suddividere: oggetti da conservare, oggetti che possono essere messi in vendita, oggetti da barattare o da regalare.
Al termine della sessione di decluttering potrete rivalutare la reale
utilità degli oggetti che avevate in un primo momento deciso di
conservare, organizzarvi per destinare correttamente tra i rifiuti
eventuali materiali da imballaggio, individuare ciò che potrebbe essere
spunto di riciclo creativo e selezionare quanto potreste donare, barattare o mettere in vendita.
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